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La nascita della lingua italiana

2025-09-27 17:17

Chiara

La lingua italiana, come tutte le lingue romanze, deriva dal latino popolare ed è il risultato di una trasformazione linguistica durata secoli.Non abb

 

La lingua italiana, come tutte le lingue romanze, deriva dal latino popolare ed è il risultato di una trasformazione linguistica durata secoli.

Non abbiamo purtroppo scritti di quel periodo storico. Infatti in lingua volgare venivano scritti solo atti giuridici o commerciali. La lingua colta era e rimaneva soltanto il latino.

La lingua italiana – o meglio, la variante volgare– fu usata come lingua letteraria solo nel tardo Medioevo, quando alcuni autori importanti cominciarono ad usarla nelle loro opere. Il latino continuò a essere la lingua della cultura e della religione fino al 1600, poiché le numerose varietà regionali non fornivano ai letterati uno strumento di comunicazione che unitario.

 

Ma come nasce la lingua italiana?

Dante Alighieri, Pietro Bembo e Alessandro Manzoni, furono gli autori più importanti nel conferire al volgare un ruolo da protagonista..

Usando il dialetto fiorentino in molte sue opere, Dante elevò il volgare a lingua illustre, dedicando alla questione il noto trattato latino De vulgari eloquentia, purtroppo rimasto incompiuto. Su suo esempio, molti intellettuali scelsero di scrivere in volgare i loro capolavori, si pensi al Canzoniere di Petrarca o al Decameron di Boccaccio

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Ad affermarsi fu dunque il modello linguistico fiorentino, ma le sue regole furono fissate dal veneziano Bembo. Nelle sue Prose della volgar lingua, pubblicato nel 1525, egli elencò le caratteristiche necessarie alla lingua italiana per consolidarsi: prese a modello lo stile di Petrarca per la poesia e quello di Boccaccio per la prosa, poiché già avevano superato la prova del tempo.

Infine, fu il milanese Manzoni a dare ufficialità all’italiano, usando nel suo capolavoro I Promessi Sposi la lingua parlata, adattandola ai personaggi e alle diverse situazioni, rifiutando fin dalle prime pagine il linguaggio antiquato del manoscritto seicentesco da cui finge, per espediente narrativo, di ricavare la storia.

 

Oggi oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia e di San Marino, è anche una delle lingue ufficiali dell' Unione europea, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come «lingua della minoranza nazionale italiana» dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano.